Nozioni di base
Il cannabidiolo, noto anche con l'abbreviazione CBD, è un ingrediente non psicoattivo della pianta di canapa femminile (Cannabis sativa). Si trova principalmente nel fiore, ma in parte anche nelle foglie di questa pianta. Il CBD appartiene ai cannabinoidi, un gruppo ampio ed eterogeneo di sostanze provenienti dalla pianta di canapa, che comprende più di 100 sostanze diverse sotto forma di resina. Il cannabidiolo è uno dei cannabinoidi più noti, insieme all'ingrediente psicoattivo tetraidrocannabinolo (THC).
A differenza del THC, però, il cannabidiolo non ha effetti sul sistema nervoso centrale e non è quindi intossicante.
Dal punto di vista medico, le proprietà antinfiammatorie e ansiolitiche di questo principio attivo sono sempre più sfruttate. È anche efficace contro la nausea. Si presume che il cannabidiolo abbia altri effetti farmacologici, motivo per cui la ricerca è ancora in corso.
Il cannabidiolo è contenuto nel Sativex® insieme al THC in rapporto 1:1 come spray orale e viene utilizzato per alleviare gli spasmi muscolari nella sclerosi multipla.
Come monopreparazione, il cannabidiolo è contenuto in Epidyolex® 100mg/ml come soluzione orale. È usato per trattare le crisi associate a due rare forme di epilessia, la sindrome di Lennox-Gastaut e la sindrome di Dravet, nei bambini a partire dai 2 anni di età e negli adulti.
Viene utilizzato anche per una malattia genetica chiamata sclerosi tuberosa (TSC).
Può essere utilizzato da solo o in combinazione con altri farmaci antiepilettici.
Epidyolex® è un medicinale soggetto a prescrizione medica che deve essere utilizzato dopo aver consultato il medico e seguendo le sue istruzioni. La dose viene stabilita dal medico/farmacista e dipende dall'età, dal peso e dalla gravità della malattia del paziente. La soluzione viene assunta due volte al giorno, se possibile sempre nelle stesse circostanze (con o senza pasto).
Nel frattempo, il cannabidiolo viene utilizzato anche in tutti i tipi di forme come gocce, oli, tè e prodotti cosmetici e può avere effetti calmanti, antidolorifici, antinfiammatori, ansiolitici e antistress sull'organismo.
La storia
Il cannabidiolo è stato scoperto per la prima volta nel 1940 dal chimico americano Roger Adams. Egli isolò il cannabinoide da un estratto di canapa e ne chiarì la struttura chimica. Negli anni successivi sono state condotte ulteriori ricerche sulle proprietà farmacologiche del CBD.
Negli anni '60, il THC (tetraidrocannabinolo) fu identificato dagli scienziati israeliani Yehiel Gaoni e Raphael Mechoulam, il che portò a una migliore comprensione dell'effetto di questi due cannabinoidi sul corpo umano.
Da allora, sono stati condotti e vengono condotti numerosi studi per ottenere nuove conoscenze ogni giorno che passa e per sfruttare il potenziale di queste sostanze attive.