Il Nicorandil è un apri-canali del potassio e un donatore di ossido nitrico (NO) nelle arterie e nelle vene. Si lega ai recettori delle sulfoniluree (SUR2) nelle cellule muscolari dei vasi sanguigni. Ciò determina un aumento dell'attività ATPasica e di conseguenza una riduzione della concentrazione di ATP nella cellula. Ciò provoca l'apertura dei canali del potassio ATP-dipendenti e un deflusso di potassio. Il risultato è l'iperpolarizzazione delle cellule muscolari dei vasi e il rilassamento muscolare con conseguente vasodilatazione. L'iperpolarizzazione provoca anche la chiusura dei canali del calcio voltaggio-dipendenti, con conseguente vasodilatazione prolungata. Il nicorandil rilascia anche ossido nitrico, che attiva la guanilato ciclasi. Ciò porta successivamente alla de-fosforilazione della miosina, con conseguente rilassamento delle cellule muscolari.
Il Nicorandil viene scomposto dal fegato ed escreto attraverso i reni. La biodisponibilità del Nicorandil, cioè la percentuale di principio attivo disponibile nel sangue, è del 75%. L'emivita, ovvero il tempo necessario all'organismo per espellere metà del principio attivo, è di un'ora. La concentrazione plasmatica massima (Cmax), cioè la concentrazione massima del principio attivo nel plasma sanguigno (parte liquida del sangue priva di cellule), si raggiunge dopo 30-60 minuti ed è di circa 300 ng/ml.